Disinfestazione da pidocchi

Scopri i più efficaci metodi di prevenzione e come contrastare un'infestazione di pidocchi.

Disinfestazione da pidocchi

Note generali sui pidocchi

I pidocchi sono stati sempre strettamente associati all’uomo, durante tutta la sua storia. Infestazioni da pidocchi sono quanto mai attuali in molte parti del mondo e causano importanti problemi sanitari, sia in paesi industrializzati, che in via di sviluppo.

Pidocchi del capo

I pidocchi umani sono strettamente specie-specifici in quanto non si nutrono su altri animali. Oltre al fatto che tutte le specie di pidocchi umani sono fastidiose e nocive, una forma in particolare, il pidocchio del corpo, è vettrice di serie malattie epidemiche, che possono anche condurre alla morte. Esistono tre diverse specie di pidocchi umani:

  • quello del capo
  • quello del corpo 
  • quello del pube

Ognuna di esse crea un differente problema di sanità pubblica. Le 3 specie possono vivere contemporaneamente su uno stesso ospite senza entrare in competizione tra loro, poichè occupano zone diverse del corpo. Di rado vengono reperite al di fuori del corpo umano, poichè esse non vivono a lungo se distaccate dall’ospite. I pidocchi umani si trasmettono per contatto diretto, o attraverso abiti, biancheria, spazzole e pettini infestati.

Biologia

La biologia delle tre specie che parassitano l’uomo è assai simile: esse succhiano il sangue, vivono su un solo ospite ed hanno 3 stadi di sviluppo. Attraverso una graduale metamorfosi, con 3 mute durante lo stadio di ninfa, i pidocchi aumentano di taglia fino a diventare adulti. La temperatura ottimale per il ciclo di sviluppo è di 32° C.

UOVO

Le uova sono munite ad una delle estremità, di un opercolo, che serve al passaggio dell’aria necessaria per lo sviluppo dell’embrione, ed a rendere più agevole l’uscita della giovan ninfa. Le uova sono chiare, lunghe circa 1 mm, a forma di pinolo. Le femmine del pidocchio del capo depositano le loro uova, dette lendini, alla radice dei capelli con una sorta di colla molto difficile a sciogliersi. Il pidocchio del pube le attacca ai peli del corpo, in particolar modo nel pube e sotto le ascelle. Il pidocchio del corpo, invece, attacca le uova sulla fine peluria degli indumenti, particolarmente quelli intimi di lana.

Le uova di tutti i pidocchi maturano e schiudono in 7 giorni, alla temperatura ottimale di 32° C; al di sotto dei 22° C non schiudono affatto. Le uova schiuse sono diafane, difficili a vedersi, mentre dopo la chiusura si colorano più intensamente di bianco.

NINFA

Appena uscita dall’uovo, la ninfa ha già la stessa forma che manterrà da insetto adulto. Il suo sviluppo passerà attraverso 3 mute prima di raggiungere la maturità sessuale.. Lo stato ninfale richiede un periodo di tempo variabile che va dai 7 ai 13 giorni (o più) ed è fortemente influenzato dalla temperatura. La ninfa si nutre di sangue da 2 a 5 volte al giorno.

ADULTO

Il corpo dell’insetto adulto è costituito da 3 parti: il capo, il torace affusolato e l’addome segmentato, che rappresenta i 3/5 della lunghezza totale. Il maschio è più piccolo della femmina. Gli accoppiamenti avvengono spesso e durante tutto l’arco della vita dell’insetto che si protrae per circa un mese.

Pidocchio

Le uova vengono deposte 24 o 48 ore dopo l’accoppiamento, a seconda delle condizioni di temperatura. La femmina del pidocchio del corpo può deporre fino a 10 uova al giorno, per un totale di 200-300 in tutta la vita. Quella del pidocchio del capo, invece, depone poche uova, circa 5 al giorno, per un totale di circa 80-150 nell’arco vitale.

Le tre specie di pidocchi

  • PEDICULUS CAPITIS. Il pidocchio del capo è di colore grigiastro, ma spesso riesce ad adattarsi al colore dei capelli dell’opsite. La femmina in genere un pò più grande del maschio, misura tra i 2,4 e i 3,3 mm. di lunghezza. Questo parassita si rinviene soprattutto nei bambini, in special modo sulla nuca e dietro le orecchie. Le uova sono attaccate alla radice dei capelli, dove le condizioni di temperatura ed umidità sono più favorevoli alla schiusura. E’ facile distinguere tra le uova già schiuse e non. Le prime, infatti, si riconoscono per l’aspetto cartaceo, mentre le seconde sono traqslucide e giallastre. Le lendini, che rimangono attaccate ai capelli, seguono la crescita di questi ultimi salendo verso la superficie. Misurando la distanza che separa le lendini dal cuoio capelluto, si può calcolare approssimativamente da quanto tempo sia in corso l’infestazione, posto che i capelli umani crescono di circa 1 cm. al mese.
  • PEDICULUS HUMANUS. Il pidocchio del corpo è morfologicamente indistinguibile dal precedente, anche se tende ad essere di taglia più grande rispetto a quello del capo. Per la diagnosi si ricorre in genere alla sua localizzazione e a quella delle uova. Esso si rinviene soprattutto in quegli indumenti che sono a diretto contatto del corpo, come sottovesti, maglie, canottiere, corpetti e mutande, nel cavallo dei pantaloni e nelle maniche delle giacche. Un adulti in media vive anche più di un mese.
  • PHTHIRUS PUBIS. Il pidocchio del pube è detto anche piattola in quanto il torace è più largo dell’addome ed è molto appiattito; arti ed uncini sono molto robusti. Il colore è bianco-grigiastro. I maschi sono di dimensioni piuttosto ridotte misurando circa 1 mm, mentre le femmine arrivano a 1,5-2 mm; esse depongono circa 30 uova leggermente più piccole di quelle delle altre due specie. La ninfa impiega circa 2 settimane per diventare un adulto. Questo si alimenta in modo quasi continuo e vive circa un mese. La piattola si rinviene, in genere, tra i peli delle regioni pubica e perianale, ma in caso di forti infestazioni non è raro trovarne in tutte le altre aree pilifere del corpo quali torace, cosce. ascelle, cigli, sopracciglia, barbe e baffi, ma mai nei capelli. La preferenza di questi habitat si spiega con il fatto che i grandi uncini del parassita pubico sono adatti per aggrapparsi a peli più grossolani e robusti dei capelli. Il pidocchio del pube si trasmette per contatto intimo in prevalenza negli adulti; non è raro però trovare bambini parassitati in comunità pesantemente infestate.

Come intervenire

Come disinfestare dai pidocchi

Poiché  questi parassiti non sopravvivono oltre le 24/48 ore fuori della testa “ospite”, la disinfestazione può servire soltanto ad accelerare l’eliminazione degli esemplari che comunque sarebbero destinati a morire.

L’intervento consisterebbe nella erogazione di un insetticida a base di piretro nebulizzato con apposite attrezzature.

Consigli utili

Consigli utili

  • Prima di tutto intervenire con l’applicazione di un prodotto farmacologico specifico contro i pidocchi.
  • Far seguire al trattamento farmacologico contro i pidocchi l’uso frequente di un pettine a denti molto fini per rimuovere le lendini non più vitali.
  • Controllare accuratamente ogni 2-3 giorni i componenti del nucleo familiare e le altre persone che possono essere entrate in stretto contatto con il soggetto infestato. Nel caso che il contagio sia avvenuto anche in un solo familiare, devono comunque essere trattati contemporaneamente anche tutti gli altri componenti del nucleo.
  • Lavare con acqua bollente (almeno 60°C) i tessuti che il soggetto infestato può aver toccato nei due giorni precedenti il trattamento (indumenti personali, biancheria da letto, asciugamani).
  • Lavare pettini, spazzole e fermagli dopo averli immersi per 1 ora in acqua bollente con detersivo.
  • Non utilizzare in comune pettini, spazzole, o cappelli.
  • Conservare in un sacchetto di plastica ben chiuso per due settimane gli oggetti o i giocattoli (ad es. animali di pelouche) che non possono essere lavati in acqua o a secco.

Quanto costa?

Quanto costa la disinfestazione da pidocchi?

Spesso si ha timore di chiamare un’azienda di disinfestazione perché si teme che i costi siano elevati e non sostenibili. Si tratta di una convinzione errata, dal momento che la spesa per un intervento è assolutamente accessibile ad ogni famiglia. Un sopralluogo gratuito ci permetterà di stabilire un prezzo che siamo certi potrà essere tranquillamente affrontato.

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